
Undici sono i racconti che compongono questa raccolta, undici racconti ambientati a Napoli e nella sua sterminata periferia. Undici storie tutte al femminile, rubate alla cronaca, alla strada, alla vita, che ci svelano frammenti inaspettati di una realtà poco conosciuta e poco raccontata. Una scrittura nitida, secca, realista, in grado di trasformare la brutalità dell’esistenza di ogni giorno in una narrazione densa e trascinante.
Undici: La giustizia ai tempi del fenomeno migratorio, con i calendari di udienza affollati da processi a imputati ologramma senza fissa dimora. Un processo per maltrattamenti in cui il soggetto attivo del reato si confonde con la persona offesa. L'elaborazione del lutto in un mondo privo di certezze, in cui non solo i sentimenti ma anche l'onestà e la verità sono percepiti come i nuovi veri lussi contemporanei.
“Il mio obiettivo è comprendere l’amore.” Così scrive Maria, la protagonista, all’inizio del suo diario. Maria è una ragazza del sertão brasiliano che, dopo aver incontrato un impresario teatrale sulla spiaggia di Rio de Janeiro, si lascia sedurre dal miraggio di una vita diversa. Trasferitasi a Ginevra, sfumato rapidamente il sogno di lavorare come ballerina di samba, la ragazza, con l’ingenuo cinismo di chi non ha ancora conosciuto il vero amore, affronterà la vita come un’avventura, cercando di conoscere il mondo e l’anima delle persone attraverso la lente dei fugaci incontri che la sua attività le impone, finché un pittore non saprà aprirle le porte di una nuova consapevolezza. Dall’autore di L’Alchimista, una sconvolgente meditazione sul sesso come strumento di conoscenza e di esplorazione di sé, un meraviglioso percorso di risveglio sensuale, emotivo e spirituale.
Kirsten Raymonde non ha mai dimenticato la sera in cui Arthur Leander, famoso attore di Hollywood, ebbe un attacco di cuore sul palco durante una rappresentazione del Re Lear. Fu la sera in cui una devastante epidemia di influenza colpì la città e, nel giro di poche settimane, la società, così com’era, non esisteva più. Vent’anni più tardi, Kirsten si sposta tra gli accampamenti sparsi in questo nuovo mondo con un piccolo gruppo di attori e musicisti. Si fanno chiamare Orchestra Sinfonica Itinerante e si dedicano a mantenere vivo ciò che resta dell’arte e della musica per il bene dell’umanità. Ma quando arrivano a St. Deborah by the Water si trovano di fronte un profeta violento che minaccia l’esistenza stessa del loro piccolo gruppo. L’Orchestra Sinfonica Itinerante deve lottare per sopravvivere, finché un evento imprevedibile unisce tutti i personaggi rimescolando ancora una volta le carte in tavola. Riuscirà l’umanità a sconfiggere i suoi fantasmi e conquistare un nuovo futuro? Amato dalla critica e dai lettori di tutto il mondo, Stazione Undici è un romanzo che esplora le paure e i desideri degli esseri umani in una società costretta a fare i conti...
Dramma esistenzialista moderno di un uomo ordinario, Enea, che trascorre undici giorni di agosto tra la città di Pesaro dove lavora e quella di Fano dove vive, lontano dalla famiglia che da giorni si trova in vacanza in un luogo non definito. In quei giorni torridi cadenzati sotto forma di capitoli, Enea, nella solitudine e in assenza di contatti con la famiglia, scopre due città diverse, fatte di incontri e coincidenze improbabili al limite del surreale. Il suo è un percorso onirico, una anabasi che lo porterà ad un confronto finale con se stesso e alla conseguente resa dei conti col suo esistenzialismo auto distruttore.
Dopo la pubblicazione di Revolutionary Road, il primo romanzo di Richard Yates, il critico americano Alfred Kazin scrisse: «Questo romanzo riassume la nostra epoca con più spietatezza di ogni altro, ma anche con più pietà». Le undici storie qui raccolte presentano un altro momento della stessa ricerca e contengono forse quanto di più definitivo Yates abbia mai scritto: in ogni racconto non si potrebbe dire di più con meno parole, perché si intuisce sempre che è accaduto molto più di quanto è detto. La lezione di Hemingway – l'essenzialità della scrittura – è qui portata alle sue estreme conseguenze grazie alla capacità di far scaturire il significato di un'esistenza da un semplice fatto illuminante. I personaggi di Yates (impiegati mitomani, ragazzi disadattati, reduci senza gloria, coppie sprofondate nel mutismo postmatrimoniale) possono sembrare tratti da un libro di sociologia; ma un dialogo esatto, un ritmo infallibile, l'attenzione discreta ai particolari li rendono assolutamente unici, inconfondibili e perciò stesso universali.
“Le cose accadono, ma veniamo sempre avvertiti in tempo. Il mondo ci parla, ma noi non siamo in ascolto. Siamo distratti dagli eventi, ci facciamo trascinare.” Vi è mai capitato di essere perseguitati da un numero? È quello che succede al protagonista di questo libro. Cristiano, alla prematura ed inaspettata morte della madre Katia, si vede costretto ad abbandonare i tanto amati studi in Filosofia per occuparsi unicamente, a soli 22 anni, dell’azienda di famiglia. Cresciuto senza un padre, è alla costante ricerca di figure maschili di riferimento. In circa 11 anni trascorsi a specializzarsi in un settore per lui completamente sconosciuto, un nuovo mondo, Cristiano diventa un nuovo uomo o così almeno crede. Ora è un manager di successo, i soldi non gli mancano e nemmeno le donne, anche se preferisce trascorrere il suo tempo libero con Lorenzo, il suo migliore amico. Lorenzo è gay, ma ha una chiara infatuazione per Margaret, la sexy e attempata governante di Cristiano, l’unica persona ancora in vita in casa sua a chiamarlo “signorino”. Cristiano ha lasciato qualcosa dietro di sé? Nell’amletico dubbio: essere ricco o non essere orfano, cosa avrebbe scelto se...
Durante un viaggio a Parigi Rayan Kline, illustre scienziato e consulente del Dipartimento di Polizia di New York, incontra Miriam, una giovane donna dagli incredibili occhi acquamarina. I due, nonostante abbiano trent’anni di differenza, si innamorano perdutamente. La loro relazione prosegue felicemente per cinque anni durante i quali il loro sentimento cresce sempre più, fino a quando viene interrotta tragicamente dal ritrovamento del corpo senza vita di Miriam: la ragazza è stata brutalmente stuprata e uccisa. Undici giorni dopo il drammatico evento Rayan, solo e disperato, trova uno strano biglietto e, in un vortice di dolorosi ricordi che riaffiorano, l’uomo si suicida. L’improvvisa morte della sua anima gemella lo porta a compiere il folle gesto, ma come è arrivato a prendere quella decisione? Quali parole erano scritte su quel foglio e quali segreti si celano dietro la morte dei due innamorati?
Questa raccolta di "Undici Novelle" di Luca Scantamburlo raccoglie alcune brevi composizioni in prosa - alcune delle quali già premiate in concorsi letterari veneti di alcuni anni fa - che narrano i magmatici tempi moderni degli ultimi decenni, dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri. Ciascuna novella affronta una diversa tematica: rapporto psichiatria-follia, guerra, il mistero del divino, arte e pazzia, solitudine, vecchiaia, disabilità motoria ed isolamento, terrorismo, ecc... Undici novelle per ricordare anche simbolicamente la drammatica data dell'11 settembre 2001, che ha frantumato le certezze di tanti abitanti dell'Occidente.
Filippo e Giulia sono due giovani italiani che si incontrano per caso a New York e si perdono dopo pochi giorni: l'11 settembre 2001. Non sanno molto l'uno dell'altra e soprattutto non hanno idea di cosa sia accaduto ma daranno fondo a tutte le loro risorse pur di ritrovarsi. Dopo la violenza degli attentati e il trauma subito, imparando a convivere con la paura per l'avanzata del terrorismo che serpeggia tra la gente, rimetteranno in piedi la propria esistenza, senza mai smettere di cercarsi. Quello che scopriranno alla fine sarà una verità sconvolgente e allo stesso tempo meravigliosa: anche con il destino avverso è l'amore che vince. Fanno da sfondo una Bologna intramontabile e una New York dolente del "day-after" ma anche coraggiosa e bellissima negli anni della rinascita. Il dramma internazionale dell'attacco alle Torri Gemelle si intreccia con il dramma interiore dei protagonisti e dei numerosi personaggi, dando vita ad un romanzo scorrevole e avvincente.
Quattordici racconti intensi in cui i personaggi finiscono, con le loro fragilità e le loro aspirazioni, per intenerirci, appartenerci, forse somigliarci.
È il 1968, e si narra la vicenda della famiglia Accardo, a Palermo: mentre i due genitori (Guglielmo e Maria) stanno nella "casa di campagna" a Salaparuta, cinque dei sei figli vivono in città. Ognuno di essi ha una propria vicissitudine: Gaetano lavora in banca, ma dovrà tenere alto il nome della famiglia difendendo l'onore di sua sorella Vittoria. Antonio vive una storia d'amore molto complicata (anche per via delle dinamiche dell'epoca) oltre alle minacce del clan locale, Caterina cerca una sua personale strada per crescere tra politica e giurisprudenza, e Stefania sogna di scrivere mentre Salvo, suo marito, si fa strada nella carriera di giornalista. Solo Rosaria abita lontana, insegnando. Sullo sfondo, il terremoto del Belice… Segnalato dal Comitato di Lettura del Premio Calvino XXXV, Vincitore del Premio Giorgione® 2023, l'esordio letterario di Licia Tumminello è l'affresco di un'epoca, un romanzo corale in grado di trascinarci nei meandri dei cuori dei personaggi, e nella Sicilia degli anni Sessanta.
L’undicesimo romanzo di Jonathan Coe è una storia dei nostri tempi: dal suicidio di David Kelly, lo scienziato britannico che aveva rivelato le bugie di Tony Blair sulla guerra in Iraq, agli anni austeri della Gran Bretagna che conosciamo oggi. È un romanzo su quell’infinità di piccole connessioni tra la sfera pubblica e quella privata, e su come queste connessioni finiscano per toccarci, tutti. Un romanzo sui lasciti della guerra e sulla fine dell’innocenza. Un romanzo su come spettacolo e politica si disputino la nostra attenzione, e su come alla fine probabilmente è lo spettacolo ad avere la meglio. “Coe è tornato a fare ciò che gli riesce meglio. Numero undici è una satira graffiante dello stato delle cose. Non solo Coe è tornato, ma è tornato in grande forma.” “The Sunday Times”
Manca solo un mese a Pesach , la Pasqua ebraica, e quest'anno tocca a Vittoria occuparsi della grande cena, il séder . La preparazione meticolosa della tavola, dei pani azzimi, delle erbe amare e dei dolci è una responsabilità, ma se non altro aiuterà Vittoria a distrarsi dal pensiero dell'uomo che, dopo tanti anni di matrimonio felice con Giacomo, le fa battere il cuore.
Edizione integrale a cura di Loris Rambelli. «Nel romanzo poliziesco tutto si agita. Il suo dominio è l’azione pura. È infatti tutto azione tesa, vibrante, frenetica, quanto più calcolata. La frenesia contenuta è meravigliosa come la passeggiata di un folle sul filo di ferro lanciato attraverso lo spazio, sopra un abisso. Nulla è più vivo della morte, oggi, in questa nostra epoca in cui non mai meglio si vive di quando si gioca coi coltelli, coi rasoi, con le pallottole, coi gas asfissianti, con le ali degli aeroplani, con le eliche dei motori, coi raggi che penetrano che generano e uccidono, con le onde eteree. Perché togliere al romanzo poliziesco il merito di dare a una generazione, che ha tutto ormai provato e conosciuto, e non teme più il pericolo, come il mangiafuoco dei baracconi non teme la benzina infiammata, il mezzo di algebrizzare il pericolo, di logicizzare il Caso, di contemplare l’implacabile Nemesi che insegue, acciuffa, punisce il colpevole?» (Augusto De Angelis)
Tamura Kafka è l’ambiente ed al tempo stesso l’autore, di un viaggio onirico e surreale all’interno del quale, verranno messe in scena le figure universali dell’amore, della perdita, della colpa, del trauma e dell’odio, condensate nelle più svariate forme dalla sensibilità dell’autore. Un viaggio introspettivo che implica, e a tratti costringe l’autore alla forma dei versi liberi per raccontarsi. Non passerà molto tempo prima che il marionettista scopra che i fili, con cui manovra queste forme, non sono che catene. Sul palco, dunque, si esibirà il dramma di un sé incapace di far crollare il filtro di un personaggio per rendersi finalmente uomo, e quindi responsabile della propria felicità e del proprio dolore.
I luoghi cari, l’amore umano e divino, l’esistenza stessa: il poeta raccoglie riflessioni e celebrazioni su tutto ciò che compone l’essenza dell’individuo e dell’umanità nel suo complesso. Rivolgendo uno sguardo profondo al passato e al futuro, ma anche al presente e all’attualità, Alciator ci accompagna, grazie alla sua penna semplice e immediata, in un’esplorazione intimistica di ricordi, emozioni e sensazioni, legati tra loro dal filo rosso della speranza e della fascinazione per la vita.
Patty Go To The Moon e Pat Iorio Autobiografia degli Undici Passi sono su una cronosfera. Sarà il lettore a scegliere verso quale spaziotempo dirigere il suo sguardo per primo. Questa autobiografia racconta dell’estendersi del cuore e dell’immaginazione in un teatro in cui appaiono 11 messaggi, 11 flussi, 11 passi che, come i meandri ricamati da Anni Albers avanzano con un ritmo bellissimo “dove non c’è nessun inizio e nessuna fine“. Collegati da un filo che unisce la Ricerca della Ghianda, l’Irrealtà, la Trasformazione del dolore attraverso l’Arte, l’Entanglement, il The Moon, il costruttivismo di Torres e l’ereticità di Giordano Bruno (passo 1), la poetica della Szymborska ed il surrealismo di Dalì (passo 2), il “proteggi la fiamma” di Beyus ed il “sentivamo battere il cuore degli alberi prima di quello degli uomini” di Magritte (passo 3), la Natura della Goncarova e quella di Magritte (passo 4), la cecità in Saramago e Jung (passo 5), la sincronicità di Jung e fisica quantistica (passo 6), Bonnard, il fare Anima di Hillman e della Wislawa , l’erotismo di Leonor Fini, (passo 7), Hic Rhodus hic Salta ed il Danubio (passo 8), il Terzo Paradiso di ...
Un grande thriller Dal geniale autore di Tre cadaveri e Sei sospetti per un delitto In un frutteto di Sparzi, località dell’entroterra genovese, viene ritrovato il cadavere di una donna. Il corpo, sottoposto a una rozza imbalsamazione, nasconde un manoscritto indecifrabile. L’indagine, affidata all’ispettore Manzi e alla sua squadra, appare fin da subito delicata per i possibili legami con un noto fatto di cronaca nera: proprio a Sparzi, tra la fine della guerra e gli anni Settanta, si verificarono undici efferati omicidi, attribuiti al cosiddetto Barbiere, mai identificato. Grazie anche al contributo di una giornalista, Orietta Costa, le indagini di Manzi seguono un filo che si muove tra presente e passato e lo portano a fare i conti con la storia del paese, legata alle violente vendette incrociate del dopoguerra. Ma quando l’ispettore comincia a sospettare che la scia di sangue abbia una matrice ben diversa, a essere in serio pericolo sarà la sua stessa vita. L’intervento di Goffredo-Red Spada, questa volta, potrebbe arrivare oltre il tempo massimo... Uno straordinario talento del giallo italiano Oltre 50.000 copie vendute Hanno scritto dei suoi romanzi: «Un romanzo ...
Undici piume d’oca è un romanzo corale, in cui undici personaggi appartenenti a epoche diverse si raccontano, mettendo a nudo la propria anima attraverso la forma epistolare. Emozioni, speranze, pulsioni e delusioni di ciascuno si dischiudono pian piano al lettore, che ha modo così di immergersi lentamente in atmosfere distanti nello spazio e nel tempo, entrando in contatto con usanze e mentalità diverse dalla sua consuetudine e che, forse proprio per questo, riescono a dirgli così tanto di sé stesso. Poco importa che i destinatari siano figli, fratelli, amanti clandestini o amici di una vita, che le lettere trovino una replica o che cadano nel vuoto. Merito dell’autrice è sapersi immedesimare con viva partecipazione in ciascuna delle vicende narrate, e non è un caso se le voci che ricorrono più spesso e con più vigore siano quelle femminili: le loro parole – che provengano da una sacerdotessa egizia, da una suora di clausura del Seicento o da una ribelle di un futuro neanche troppo lontano – hanno uno straordinario potere generativo, lo stesso che riesce a mantenere viva e vivida la fiamma imperitura dell’amore. Carla Perrone è nata nel 1968 a Torino, dove...
Il "filosofo del calcio" Jorge Valdano trasforma il mondo del pallone in osservatorio privilegiato per una riflessione sulla figura del vero leader, sulle sue qualità umane e morali, sul suo ruolo carismatico all'interno di un gruppo. La credibilità, la speranza, la passione, lo stile, la parola, la curiosità, l'umiltà, il talento, la fedeltà allo spogliatoio, la semplicità e il successo sono le virtù necessarie per trascinare un team alla conquista di grandi vittorie, sia sportive che professionali. Il leader così tratteggiato assumi i connotati di diverse personalità, da Guardiola a Ferguson, da Zanetti a Di Stèfano, da Sòcrates a Cèsar Luis Menotti, accumunate dal desiderio di emergere attraverso comportamenti inappuntabili e degni di rispetto e ammirazione. Lontano dal mantra del "risultato a ogni costo", insofferente ai leader tirannici e ai campioni individualisti, l'ex allenatore e dirigente argentino tenta di indicare una via al successo più virtuosa e meritevole di stima, forse più ardua ma certamente più duratura. In parte storia e teoria del calcio, in parte memoir, in parte manuale di managment, questo testo è destinato a diventare un classico...
Quando ripensiamo ai fatti significativi della nostra vita tutti noi ormai siamo abituati a ragionare in termini di “prima” o “dopo” l'11 settembre 2001. È un dato di fatto oggettivo: quel giorno ha diviso la storia del mondo in un “prima” ed in un “dopo”. Ormai quando si usa l'espressione “undici settembre” non serve più nemmeno specificare di che anno si tratti: è chiaro per tutti che ci si riferisce all'11 settembre 2001. A vent'anni da quei tragici attentati un collettivo internazionale di autori ha ricostruito nei dettagli quella giornata drammatica, analizzando i lati oscuri che hanno preceduto e seguito quella vicenda e, soprattutto, confrontandosi con le più note teorie cospirazioniste nate nel corso degli anni. Quest'opera dunque presenta un quadro semplice ma allo stesso tempo il più completo possibile di un evento molto complesso e articolato come quello degli attentati terroristici dell'11 settembre 2001, il giorno che ha cambiato per sempre le vite di tutti noi. L'ebook contiene anche un'intervista esclusiva a Paolo Attivissimo, blogger e giornalista informatico, uno dei maggiori esperti mondiali nel campo delle indagini di smentita delle...
Le vicende, le sfide e i sogni di un gruppo di ragazzi: una serie illustrata a fumetti tutta dedicata al calcio. All'interno del libro le figurine da collezionare!
Il nemico del tuo nemico è tuo amico. Finché non ti si rivolta contro. Tocca al funzionario CIA Paul Patterson fare i conti con questo rischio del mestiere. L'uccisione di un informatore in Pakistan ha compromesso un piano per catturare Osama bin Laden, e nell'omicidio sembra implicato un uomo che Paul aveva reclutato e addestrato in Afghanistan durante l'occupazione sovietica. Dopo essere stato sul libro paga dell'Agenzia, Kareem ha fatto il salto e lavora per al-Qaeda e i talebani. Ora dargli la caccia non sarà uno scherzo, seguendo le sue tracce tra Africa, Medio Oriente e Stati Uniti, muovendosi su un infuocato scacchiere globale tra spie e diplomatici, killer e terroristi. Mentre Mohamed Atta e la sua falange di cospiratori preparano per un certo giorno di settembre la madre di tutti gli attentati. All'interno, il racconto "Dos gardenias" di Giorgio Ballario, vincitore del premio GialloLatino 2013.
CI VUOLE FORZA PER POTERSI PERMETTERE DI MOSTRARSI FRAGILI Da Giulia che combatte con la depressione a Monica che affronta un tradimento d’amore passando per Serena che scrive una lettera alla bambina che tiene in grembo: questo testo di Ginevra Roberta Cardinaletti ci permette di leggere una pagina del loro diario, una fotografia dei loro pensieri, un fermoimmagine della loro storia in cui scopriamo la loro voglia di non arrendersi e di non fermarsi, e in cui, soprattutto, troviamo una parte di noi che forse teniamo nascosta. E che invece ci permetterebbe di volare. Forse stiamo fingendo tutti, ma per dimostrarci cosa? Non sarebbe più facile se ci aprissimo agli altri, se ammettessimo le nostre incertezze? Parlare con sincerità di noi ci farebbe sentire più libere, e sentire le storie e i sentimenti delle altre donne ci aiuterebbe a capire che non siamo poi così strane.
«In un mondo che ostenta in continuazione, è così difficile distinguere l’artificiale dall’artificioso e dal finto, per capire cosa sia “realmente vero”, eppure ciò non dovrebbe mai accadere per quanto riguarda i sentimenti... eppure... anche questi, purtroppo, sono spesso sacrificati per inadeguatezza o futile superiorità, e muoiono schiacciati dal peso della non-sostenibilità. Federico Murri decide di dar loro una possibilità in una maniera nuova, più tagliente ed immediata, perché la bellezza può nascondersi ovunque, anche tra un verso criptico e apparentemente dissonante che, a ben guardare, in realtà, racchiude tutta la purezza della sincerità.» (dalla Prefazione) Federico Murri (1995) nasce a Tarquinia (VT) ma vive e studia a Viterbo, dove pratica con ottimi risultati svariati sport (pallavolo, tennis, tiro sportivo, fitness). Studia al locale liceo scientifico e ad oggi frequenta l’Università di Agraria. Il suo poliedrismo e la sua sensibilità lo portano alla poesia un po’ per gioco, scrivendo per decodificare i suoi pensieri sulla natura umana e da giovane uomo ci regala una perlustrazione fedele della difficoltà odierna di concretizzare...
Questo breve libro vuole essere semplicemente un "debunking". Vuole sfatare luoghi comuni e approssimazioni, volute e non casuali e anche "fakenews" come oggi va di moda chiamarle, della realtà capitalista nei confronti di quella social-comunista. Vi sono luci ed ombre in ambedue ma forse più luci dove si dipingono le ombre e più ombre dove vengono aperte le luci. "La realtà non è come ci appare" è il titolo di un bellissimo libro del fisico Carlo Rovelli in cui espone come la realtà che vediamo tutti i giorni non sia quella della fisica quantistica. Nel nostro caso si vuole portare questa affermazione al mondo materiale e sul piano sociale. E' un libro sulla realtà e sulle condizioni e prospettive di vita, non di filosofia o di programmi politici.
“Un thriller a regola d'arte... Una storia avvincente, impossibile da abbandonare.” --Midwest Book Review, Diane Donovan (su A qualunque Costo) ⭐⭐⭐⭐⭐ Da Jack Mars, autore di bestseller al primo posto nella classifica di USA Today e creatore delle serie di Luke Stone e dell’Agente Zero, acclamate dalla critica (con oltre 5.000 recensioni a cinque stelle), arriva una nuova, spettacolare serie di spionaggio ricca di azione, che trascina i lettori in una corsa forsennata attraverso l'Europa, l'America e il mondo intero: l'ideale per i fan di Dan Brown, Daniel Silva e Jack Carr. In un avvincente inseguimento all'ombra della storia, l'agente della CIA Jacob Snow si allea ancora una volta con l'audace archeologa Jana per sventare il piano di un signore della guerra redivivo. Mentre alcune ambasciate vengono assediate con antiche tattiche e pestilenze epocali minacciano di annientare città intere, solo combinando il loro ingegno potranno svelare i segreti letali del passato e impedire una catastrofe globale. Un thriller imperdibile, carico d'azione, caratterizzato da una suspense al cardiopalma e da colpi di scena imprevisti. OBIETTIVO NUMERO UNDICI è l’undicesimo...
Irruente e testarda, una vera calamita per scandali e guai, Juliana Fiori si rifiuta di giocare secondo le regole della società. A causa del suo carattere impulsivo e ribelle è sempre al centro dei pettegolezzi di tutti i salotti di Londra... In poche parole, il genere di donna da cui Simon Pearson, il duca di Leighton, si tiene lontano. Gli scandali sono l’ultima cosa di cui il duca ha bisogno, impegnato com’è a mantenere la sua vita privata lontana dalle chiacchiere e la sua reputazione intatta. E così, quando una sera scopre Juliana nascosta nella sua carrozza, decide che è il momento che quella sconsiderata signorina impari le buone maniere. Ma lei ha altri piani: riuscire a dimostrare che anche il più imperturbabile degli uomini è destinato a cedere alla passione. Una storia di seduzione e romanticismo ambientata in un’epoca lontana e fascinosa, condita da un brillante pizzico di ironia.
Per molti la musica classica contemporanea è qualcosa di estraneo e distante, quando poi viene definita «musica colta» è facile allontanarsene e giudicarla ostica. Ma può accadere anche il contrario: ciò che sembra ascoltabile, o addirittura piacevole, non viene considerato «musica classica» o viene escluso dal mondo accademico. Come è successo talvolta agli undici compositori che Carlo Boccadoro ha voluto intervistare, perché tutti – pubblico e critica – possano approfondirne la conoscenza. La loro musica entra nelle nostre orecchie ogni giorno, nascosta, miscelata: come colonna sonora di un film, base per un balletto, sottofondo di installazioni artistiche, protagonista di performance art. Sono grandi artisti gli artefici di questi rimbalzi sonori e silenzi intensi. Musica coelestis porta il lettore-ascoltatore nelle loro case, negli uffici, nelle camere d'albergo, per una chiacchierata informale, mai banale, alla scoperta di un mondo ricco di suoni, ispirazioni e idee, nel quale questi autori si raccontano liberamente, consegnandoci i loro autoritratti: Louis Andriessen prova antipatia per Wagner ed Elvis Presley, ma ama Stravinsky e Frank Zappa; Gavin Bryars...
Questo prezioso testo, attraverso undici proposte di Via Crucis, cui seguono Le sette parole, la Via Matris e la Via Lucis, ci offre il formulario giusto per ciascuno: Via Crucis brevi o meditate, Via Crucis per i giovani, per gli sposi e le famiglie, per gli anziani e i sofferenti... Inoltre, si può?pregare con le meravigliose parole di alcuni autori fra i più conosciuti e stimati. Nell’Occidente cristiano pochi pii esercizi sono tanto amati quanto la Via Crucis. Partecipando alla Via Crucis, ogni discepolo di Gesù deve riaffermare la propria adesione al Maestro: per piangere il proprio peccato come Pietro; per aprirsi, come il Buon Ladrone, alla fede in Gesù, Messia sofferente; per restare presso la croce di Cristo, come la Madre e il discepolo, e lì accogliere con essi la Parola che salva, il Sangue che purifica, lo Spirito che dà la vita? (Mons. Piero Marini, già Maesto delle celebrazioni liturgiche Pontificie).
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